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Descrizione

Secondo un certo don Michele Raimondi, del 1881 (avendo trovato un manoscritto con la descrizione particolareggiata della storia della chiesa), l’edificio sacro sarebbe stato costruito il 18 agosto 1549. Sono presenti pregevoli affreschi di Antonino Ocello da Ceva (per cui la data della costruzione di S. Rocco, più o meno corrisponderebbe, perché detto pittore ha lavorato a Monesiglio (25 settembre 1532) e a Mombarcaro nel 1533 (nell’antichissima chiesa di S. Pietro). Si evince, in base alla data della costruzione di San Rocco, che nel 1549 Antonino Ocello da Ceva abbia avuto un’altra committenza per affrescare la chiesa. Nella cappella, al posto del velario troviamo una Cavalcata dei Vizi. Nei riquadri superiori la descrizione del Miracolo di Compostella. Nella lunetta il martirio di S. Sebastiano. Nella parete absidale, altri affreschi, oltre a quelli presenti, sono stati scoperti dai Nicola d’Aramengo (dicembre 1966) dei dipinti singolari. Il primo riguarda la Cavalcata dei Vizi. Secondo il prof. Prosperi, studioso di tali dipinti, l’importanza dell’affresco, sta nel fatto che è l’ultima Cavalcata che si trovi ad Oriente. Il secondo dipinto rappresenta Il miracolo di Santo Domingo, che testimonia la presenza dei pellegrini di passaggio a Mombarcaro, prima di continuare il viaggio in Spagna, a S. Giacomo di Compostella. Sopra: rappresentazione del miracolo di Santo Domingo de la Calzada. Sotto: la Cavalcata dei Vizi che entra in bocca al Leviathan.




Una sperimentazione innovativa per valorizzare il territorio


 "Chiese a porte aperte" è un progetto sperimentale per aprire e visitare autonomamente i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta con l’ausilio delle nuove tecnologie.


L’App "Chiese a porte aperte" gestisce molteplici operazioni dalla prenotazione della visita all'apertura automatizzata della porta.
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Foto

Cappella di San Rocco


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